Vita Africana (parte I)

Abidjan, la capitale economica della Costa d’Avorio, é una metropoli a tutti gli effetti, direi unica nel suo genere, incredibile e con un enorme potenziale, ti sorprende continuamente sia nel bene che nel male, ma malgrado ciò, non puoi fare a meno di innamorartene…beh…per lo meno questo é quello che é successo a me che ci vivo da poco più di due anni.
La prima sensazione che ebbi mettendo piede in questa città, fu di essere capitata in un posto stranamente allegro: mi guardavo intorno e mi stupivo degli schiamazzi delle persone per strada che sembravano appartenere tutti alla stessa famiglia, sensazione che poi fu confermata da quel loro modo di salutarsi e di rivolgersi anche a chi non si conosce con l’appellativo “ mon frère” . Ma come in tutte le famiglie a volte capita di discutere animatamente; più di una volta ho avuto l’occasione di assistere a qualcuno di questi litigi pubblici e di essermi scompisciato dalle risate per l’originalità degli insulti che volavano : “ tu es vraiment africaine “ , “tu a l’âme noir” … inutile dire che gli ivoriani sono davvero folkloristici in tutto quello che fanno e soprattutto nel loro modo di parlare e gesticolare, un po’ come i bambini: si offendono facilmente, litigano spesso, ma hanno un grande cuore e si fanno in quattro per aiutarti se ti vedono in difficoltà.
Oggi per esempio mi sono ritrovata, mio malgrado in una situazione un po’ difficile: ero in auto e stavo guidando per raggiungere un mercatino di Natale di cui avevo visto la pubblicità su Facebook, non conoscendo bene la strada ho pensato di affidarmi a Google maps, ma ad un certo punto mi sono ritrovata in un quartiere poverissimo, affollatissimo, in una strada molto stretta e sterrata, la folla non si spostava, io ero costretta ad andare a passo d’uomo evitando buche enormi e pedoni che sembrava non avessero mai visto un’auto, non vedevo una via d’uscita talmente era il caos di gente e bancarelle e oltretutto non c’era neanche spazio per fare manovra e tornare indietro.
Cominciavo ad avere il panico, non sapevo che fare, ero ferma e mi guardavo attorno sgomenta… finché poi…come per miracolo, un ragazzo si é accorto del mio stato d’animo, mi ha fatto segno di proseguire dritto e poi di girare a sinistra per uscire di lí e non solo, mi ha aiutato a fare spazio fra la gente per farmi fare manovra…praticamente mi ha salvato la vita: panico svanito e strada ritrovata … il tutto accompagnato da un largo sorriso che mi ha fatto ritrovare la fiducia nel genere umano…. eheheh… anche questa è Abidjan, piena di contraddizioni e di assurdità sí, ma sempre pronta a cercare soluzioni invece di farsi travolgere dai “problemi” !