Sardineide a Milano

Si parla di oltre 15.000 persone a Milano per la manifestazione delle Sardine che hanno riempito piazza Duomo.

Continuo ad essere molto perplesso su questo movimento che si dice apartitico, apolitico, per la liberà, contro l’odio  etc. etc.

Il problema è che faccio fatica a convincermi che tutto ciò non sia una montatura oppure solo una risposta mediatica allo strapotere di Salvini che negli ultimi mesi ha mosso migliaia e migliaia di persone con il suo essere ovunque.

I dubbi aumentano quando , nonostante siano state bandite le bandiere di partito, in piazza scendono anche quei rappresentanti politici che nelle ultime apparizioni pubbliche hanno raccolto la presenza di pochissime persone tanto da rendersi ridicoli oppure quei personaggi pubblici che pontificano giornalmente sui social contro i propri avversari politici.

Uno di questi ultimi è Saviano che asserisce “In questa piazza l’antidoto all’odio”; proprio lui che ha fatto dell’odio verso le correnti cosiddette populiste una campagna diffamatoria e ricca di insulti senza precedenti; “Questa piazza dimostra che è possibile resistere” dice ancora dal pulpito sul quale è stato invitato; ma resistere a che cosa ?

I dubbi aumentano ancor di più quando lo slogan principale è “Milano non si lega” e ancor di più quando partono i cori “Bella Ciao” e “Libertà e partecipazione”.

E che dire di Mattia Santori ormai portavoce ufficiale del movimento che da Fazio a Che Tempo Che Fa dice “Sardine nemico numero uno del populismo” ma poi alle domande relative alla posizione politica del movimento rimane sul vago o risponde con argomenti che nulla avevano a che fare.

Muovere le masse è relativamente semplice, basta essere contro qualcosa;  se volete però convincermi della bontà delle vostre iniziative siate chiari e non divagate con argomentazioni assurde quando vi vengono fatte delle domande specifiche altrimenti vuol dire che mi state prendendo in giro.

 

 

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