Quando Checco Zalone la pensa come me…

Mi sono divertito molto a leggere l’intervista di Aldo Cazzullo a Checco Zalone sul Corriere delle Sera, tutti dovrebbero leggerla e fare una riflessione.
Si parla dell’ultimo film dell’attore e delle polemiche che sono seguite per alcune scene che i benpensanti hanno pensato bene di definire razziste.
Dice Checco: “L’unica cosa atroce qui è la psicosi del politicamente corretto. C’è sempre qualche comunità, o qualche gruppo di interesse, che si offende» e come dargli torto, ormai ogni giorno se ne vede una, tutti che denunciano tutti, bisogna ormai stare attenti a ciò che si dice altrimenti si rischia di venire etichettati in qualche modo.
Una volta erano i cosiddetti bigotti che criticavano sempre tutto e tutti, oggi a quanto pare siamo diventati tutti bigotti e appena qualcuno dice qualcosa ci affrettiamo ad interpretarne il significato e nella maggior parte dei casi ad interpretarlo male.
Il problema del razzismo, purtroppo, è di attualità solo perchè moltissime persone vogliono, a torto, renderlo attuale anzi a pensarci bene vogliono che ci sia altrimenti non hanno argomenti su cui discutere e bersagli da colpire ogni giorno.
Purtroppo per aizzare le masse ci vuole poco, basta inventarsi un problema e cavalcarlo facendolo passare come una questione morale.
Le ultime risposte dell’intervista riassumono quello che penso anche io:
Come vede l’Italia tra dieci anni?
«Sono ottimista. Credo nel futuro, ho persino affidato qualche soldino alla Banca popolare di Bari».
Sul serio?
«Giuro. Non sono ancora andato a riscuotere, perché temo di non trovare più un euro. Ma resto convinto che noi italiani siamo un popolo straordinario. Oggi va così. Però rinsaviremo».
Tutta l’intervista la trovate qui se ne avete voglia.